Biblioteca Comunale “Francesco De Stefano”
Saggista, romanziere, giornalista e traduttore, Salvatore Mugno (Trapani, 9 luglio 1962), è un autore versatile, un intellettuale vivace, ricercato ed originale. Dopo aver fondato, insieme a Luciano Mirone, Giacomo Pilati, Vito Orlando e Gaspare Maiorana, il periodico giovanile «Lo Scarabeo» (Trapani, 1982-1987), ha collaborato col «Giornale di Sicilia», con «La Sicilia» e vari periodici siciliani.
In “Ho mangiato le fragole” (1988), il primo saggio del prof. Mugno, quattro ragazzi riflettono, con i loro pensieri, la “realtà provinciale trapanese dell’epoca nella sua naturale essenza, costituita prevalentemente da un gelo fatto d’apatia, d’ignoranza e di falsa vittoria dell’individualismo”, mentre in “Gambaglabra + calze di seta” del 1995 si occupa del Futurismo a Trapani.
Studioso della letteratura trapanese dell’Ottocento e del Novecento, ha prodotto il repertorio biobibliografico “Novecento letterario trapanese” (1996) e in seguito ha approfondito le singole personalità della letteratura e dell’arte siciliana e della letteratura tunisina, curandone e traducendone delle opere: Mario Scalesi (“Les poèmes d’un Maudit” 1997-2006), Moncef Ghachem e Abū’l Qāsim ash-Shābbi.
“Le poesie di un maledetto” (Transeuropa 2020), dono dell’autore alla nostra Biblioteca, è l’attuale traduzione in italiano di Salvatore Mugno, con il testo originale francese a fronte, l’unica silloge dello scrittore e critico letterario italo-tunisino Mario Scalesi (Tunisi, 1892 – Palermo, 1922), ritenuto l’iniziatore della letteratura magrebina di espressione francese e il principale poeta tunisino in lingua francese del Novecento. “Les Poèmes d’un Maudit” furono pubblicati la prima volta postumi, a Parigi nel 1923. Hanno avuto varie altre edizioni in Francia (2002) e in Tunisia (1930, 1935 e 1996), oltre a quelle di Salvatore Mugno.
Il prof. Mugno, che ha donato alla nostra Biblioteca diversi volumi, ha riposto il suo maggiore impegno nei romanzi: “In ogni buco della città e altri racconti” del 1999, “Il prof terrone” del 2017, “Parole in croce:racconti” del 2018 …
“Opere terminali” del 2001 è un singolare diario-romanzo in cui si rispecchiano le figure dell’autore e del suo amico scrittore e terrorista “nero”, Giuseppe Lo Presti. (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
Ne “Il pollice in bocca” del 2005 affronta, da una prospettiva inedita, il tema negletto della gerontofilia.
“Il biografo di Nick La Rocca” del 2005 indaga le complicità e le “arrampicate” sugli specchi dei manuali del jazz dei due protagonisti. (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
Giornalista e scrittore impegnato nella lotta alla criminalità organizzata, ha dedicato tre volumi al sociologo e giornalista torinese Mauro Rostagno, assassinato a Trapani dalla mafia il 26 settembre del 1988: “Parole contro la mafia” (1992), “Mauro è vivo” (1998), “Mauro Rostagno story. Un’esistenza policroma” (1998).
La sua produzione consta, inoltre, di vari saggi e studi come “Peppe Nappa. Maschera e caratteri storici dei siciliani” del 2010 e “Il pornografo del regime. Erotismo e satira di Mameli Barbara” del 2007, mentre “L’Italiettano”è dedicato alla storia di Peppe Cizio, il trapanese che“dirottò” nel 1994 l’aereo del volo Palermo-Roma.
Nel 2005 scrive “Mecca maledetta: una storia italiana nella dissoluzione della Somalia”, in cui si occupa dell’ultimo catastrofico atto del disastro somalo del 1990, anno in cui l’ematologo Pippo Salvo fu trovato impiccato in una caserma di Mogadiscio.
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Da ricordare gli “irriverenti” e provocatori volumi riservati al boss della mafia Matteo Messina Denaro, presentato anche come “scrittore criminale”: “Lettere a Svetonio: il capo di Cosa Nostra si racconta” (2008) e “Matteo Messina Denaro: un padrino del nostro tempo” (2011). Nel 2012 scrive “La femminilità nelle sculture di Vinsessa”, un omaggio alle sculture in marmo dello scultore Vincenzo Sessa, detto il Vinsessa e nel 2013 ha pubblicato una plaquette su Pier Paolo Pasolini “L’ultima partita di Pasolini: Trapani 4 maggio 1975”.
Ha destinato originali ricerche a due importanti giudici: “Una toga amara: Giangiacomo Ciaccio Montalto, la tenacia e la solitudine di un magistrato scomodo” (2013). (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
E a Giovanni Falcone: “Quando Falcone incontrò la mafia: i primi processi del magistrato a Cosa Nostra nel Palazzo di Giustizia di Trapani ed altre singolari vicende 1967-1978” del 2014. (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
Tra gli ultimi acquisti della Biblioteca voglio segnalarvi “Il cane della mafia: i siciliani e i cani di mannara. Divertissement” del 2018.
“Era un can’i mannara!”, spesso erano liquidati così, fino agli anni sessanta e settanta, quei “piccoli” mafiosi che venivano uccisi perché “non si piegavano al volere dei capi” e volevano fare a modo loro. “Il Cane della mafia” è un divertissement, un’opera leggera nata appunto per divertimento dello scrittore. (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
Salvatore Mugno, trapanese di nascita e di vocazione, collabora con la casa editrice indipendente Màrganacon cui condivide un ideale: valorizzare risorse e personalità del territorio. Per questo motivo nel 2019 nasce “Il taccuino. Il segno veloce“, un corso di scrittura creativa, per spronare la città ad uscire dal silenzio e da quell’appiattimento culturale, che definisce solo una falsa “percezione”.
E da questo corso nasce il libro “Il taccuino: l’esperienza di un corso di scrittura sul racconto”, che raccoglie gli scritti dei corsisti. (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
E ancora tra gli ultimi acquisti della Biblioteca cito “Decollati: storie di ghigliottinati in Sicilia” e “Sentenze di ghigliottinati in Sicilia”.
“Decollati” è una raccolta di racconti relativi alle vicende e ai reati che condussero, nella Sicilia dell’Ottocento, nell’arco di un cinquantennio, a ventiquattro esecuzioni capitali. Si tratta del primo studio sull’uso della ghigliottina in Sicilia, sui tempi e sui luoghi in cui questo terribile strumento veniva utilizzato e sulle storie giudiziarie dei condannati. (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
Necessario complemento delle “storie” dei ghigliottinati, le sentenze qui raccolte costituiscono un dossier raro con cui le vicende dei “giudicabili” si coniugano con i più ampi contesti ed eventi culturali e storici in cui esse si calano. Scovate dall’autore, con straordinaria pertinacia, in lunghi anni di ricerche. (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
Tutti i titoli su citati sono presenti nella nostra Biblioteca e tutti disponibili per il prestito!
La Bibliotecaria Rosaria
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