post-title CHICCHE LETTERARIE PER GRANDI E PICCINI: Giornata Internazionale della Danza

CHICCHE LETTERARIE PER GRANDI E PICCINI: Giornata Internazionale della Danza

CHICCHE LETTERARIE PER GRANDI E PICCINI: Giornata Internazionale della Danza

CHICCHE LETTERARIE PER GRANDI E PICCINI: Giornata Internazionale della Danza

Biblioteca Comunale “Francesco De Stefano”

Nel 1982 il Comitato di danza dell’International Theatre Institute ha fondato la Giornata internazionale della danza che viene celebrata ogni anno il 29 aprile, giorno del compleanno di Jean-Georges Noverre (1727-1810), creatore del balletto moderno.

La danza è un’arte antichissima come l’uomo: i nostri antenati ballavano intorno a un fuoco sotto il bagliore freddo delle stelle, usavano l’espressione del corpo e il movimento per riti religiosi o propiziatori, ma anche per sfogare le proprie emozioni. Una passione che si è affinata con il passare lento dei secoli e ha trovato proprio in Italia un terreno fertile. Nelle corti rinascimentali la danza classica è infatti nata e si è mossa con grazia.

Quando si parla di danza nel mondo antico, il primo nome che viene in mente è Apuleio, autore latino che, nella celebre opera “L’Asino d’oro”, utilizza la danza come apertura di uno spettacolo teatrale. Da Foscolo a Leopardi, passando per Manzoni, scrittori e poeti hanno dato rilevante spazio a quest’arte figurativa nelle loro opere, spesso attribuendone significati diversi e perfino opposti.

Jane Austen amava così tanto ballare che la danza svolge un ruolo importante in molti suoi romanzi, come l’intensissimo ballo di Netherfield inOrgoglio e Pregiudizio”. (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)

Ed il perfetto ed emozionante ballo al Crown Inn in “Emma” … (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)

Famosa è la poesia “La danzatrice stanca”, scritta da Eugenio Montale per Carla Fracci, per la quale provò subito un forte sentimento di ammirazione, quando era critico musicale per il Corriere della Sera e frequentava la Scala di Milano per recensire opere e balletti.

La ballerina viene descritta dal poeta come figura leggerissima, quasi eterea, che torna a ballare dopo essere diventata mamma (“poi potrai rimettere le ali”). (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)

Una sera Zarathustra andava per il bosco con i suoi discepoli; e proprio mentre cercava una fontana, ecco che giunse in un verde prato silenzioso, circondato da alberi e cespugli: là alcune fanciulle danzavano tra di loro. Appena le fanciulle riconobbero Zarathustra, smisero la danza; ma Zarathustra si avvicinò loro con amichevole saluto e disse queste parole: “Non cessate la danza, o leggiadre fanciulle! Non venne a voi un guastafeste dallo sguardo malvagio, né un nemico delle fanciulle … “: inizia così “Il canto della danza” nell’opera “Così parlò Zarathustra” di Friedrich Nietzsche. (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)

E per celebrare la danza bisogna ricordare le Ballerine di Degas, a cui l’artista si è dedicato a partire dagli anni settanta del XIX secolo e fino alla morte, nel 1917. Le ballerine alla sbarra, a riposo oppure durante le prove sono state una fonte inesauribile di ispirazione per Edgar Degas, che ha rappresentato una incredibile varietà di gesti e posture in tutte le sue opere.

Una delle prime opere che Degas dedica alle ballerine è “La lezione di danza” (1871-1874), dove rappresenta le ragazze quasi annoiate davanti all’inflessibile maestro (si tratta del celebre coreografo francese Jules Perrot), concentrandosi su quei gesti marginali che ci danno l’impressione di spiare dalla porta di quella classe di danza.

Degas Edgar” di Rodolfo Pallucchini. (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)

E per capire l’essenza della danza …

Storia della danza” di Walter Sorell. (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)

E …

Alle origini della danza moderna”, a cura di Eugenia Casini Ropa. (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)

Per i nostri giovani utenti due nuove acquisizioni: “Il grande libro della danza“, un manuale per i giovani che vogliono muovere i primi passi nel mondo della danza classica.

Dedicato a chi studia danza o sogna di farlo: in un unico libro la storia, gli esercizi di base, i consigli dei professionisti, gli stili principali, i ballerini più noti, le trame dei grandi balletti, le scuole più prestigiose e tutto ciò che riguarda quest’arte. Età di lettura: da 7 anni. (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)

E per finire “Il mio manuale di danza” di Aurora Morsotto.

Un manuale completo e riccamente illustrato dedicato a chi ama la danza in ogni sua forma, per conoscerne tutti i segreti: la tecnica e gli stili la storia e i grandi interpreti la magia del teatro i consigli delle più celebri étoile come Carla Fracci e Luciana Savignano i balletti di repertorio, ma anche musical e film e molto altro ancora. Età di lettura: a partire dai 9 anni. (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)

Vi lascio con una frase della ballerina canadese Melissa Hayden:

Imparare a camminare ti rende libero, imparare a danzare ti dà la libertà più grande di tutte: esprimere con tutto il tuo essere la persona che sei”

La Bibliotecaria Rosaria

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Centro informativo-divulgativo locale rende prontamente disponibile per i suoi utenti ogni genere di conoscenza ed informazione e svolge un servizio di trasmissione di cultura in tutte le sue forme.Oltre a curare i tradizionali servizi di pubblica lettura, offre servizio di prestito domiciliare e interbibliotecario, anche ai non residenti,che consultano il catalogo attraverso il web (nel 2003 la biblioteca ha aderito al progetto per l’attivazione della banca dati bibliografici provinciale, coordinata con il Servizio Bibliotecario Regionale e Nazionale). L’informazione bibliografica è garantita anche dalla consultazione degli schedari per autore, soggetto e titolo. I servizi della biblioteca sono forniti sulla base dell’uguaglianza di accesso per tutti, senza distinzione di età, razza, sesso, religione, nazionalità, lingua o condizione sociale, anzi favorendo l’integrazione degli africani, ospiti nella comunità.

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