Speciale Afghanistan
Biblioteca Comunale “Francesco De Stefano”
L’Afghanistan, uno dei territori più impervi della terra, composto da deserti e montagne, ci ricorda le opere rinascimentali ed in particolare Leonardo da Vinci che utilizzava un bellissimo blu lapislazzulo che allora proveniva solo da una regione montuosa di questo meraviglioso Paese dell’Asia centrale. L’Afghanistan da secoli è diviso in fazioni tribali che nessuno stato straniero è mai stato in grado di sottomettere: né gli inglesi, né i russi e nemmeno gli Stati Uniti che lo hanno presidiato militarmente per anni e sono sempre stati i civili, soprattutto le donne, le vittime di circa quarant’anni di guerra. Ancor di più oggi che a Kabul sono tornati i talebani! La restaurazione del loro regime oscurantista è accompagnata da analisi, presagi e consapevolezze che destano preoccupazione nel mondo intero.
Per saperne di più dell’Afghanistan e del disastro umanitario in corso, dove sono in pericolo i più elementari diritti fondamentali, vale la pena affidarsi ai saggi che, come spesso accade, offrono risposte quando ci troviamo senza parole. Ecco cosa possiamo leggere:
“Afghanistan, dove Dio viene solo per piangere” di Siba Shakib.
Siba Shakib, regista e documentarista, racconta da anni la vita del popolo afgano e la condizione delle donne: dalla sua esperienza nei campi profughi è nato questo libro che mostra perché, da sempre, il fanatismo religioso è terrorizzato dalla serena forza delle donne. (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
“Storie da Kabul” di Alberto Cairo.
In brevi, scarni e lucidi racconti la tragedia di una guerra ramificata e incessante, il dramma delle mine, della miseria, dei signori della guerra. Ma anche, e forse soprattutto, la dignità dei pazienti, la dedizione di medici e infermieri afghani, le piccole storie di vita quotidiana …(Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
“Buskashì” di Gino Strada.
Il fondatore di Emergency, scomparso di recente, racconta la storia del suo primo viaggio in Afghanistan che avvenne due giorni prima dell’attentato alle Twin Towers. E’ un dettagliato diario di viaggio di questo medico chirurgo che durante la sua vita è riuscito a curare oltre 11 milioni di persone nei posti più problematici del globo. (La buskashì è il gioco nazionale afgano, un gioco violento e senza regole, dove due squadre di cavalieri si contendono la carcassa di una capra decapitata) (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
“Pappagalli verdi: cronache di un chirurgo di guerra” di Gino Strada.
Raccolta di racconti di Gino Strada su vari teatri di guerra vissuti in prima persona, tra cui ovviamente l’Afghanistan. (I pappagalli verdi del titolo sono un tipo di mina a forma di giocattolo, con cui i bambini rischiano di perdere un arto o la vita)(Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
“Il libraio di Kabul” di Asne Seierstad.
Novembre 2001. Asne Seierstad entra a Kabul e nella vita di Sultan Khan, il libraio che ha pagato con il carcere lo scontro per la dignità della sua nazione. La giovane reporter norvegese diventa per quasi un anno “la figlia bionda” di Sultan, ospite nella sua casa e testimone di amori proibiti, crimini, punizioni, ribellioni giovanili e ingiustizie che segnano la vita quotidiana della famiglia Khan, divisa tra l’onore e le umiliazioni subite, soprattutto dalle donne, sotto il regime talebano. “Il libraio di Kabul” è il resoconto di quell’esperienza straordinaria, la voce di un popolo che cerca di risollevarsi dopo la guerra, i sogni di riscatto che squarciano il buio di una società in lotta per la sopravvivenza.
(Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità) Drammatiche le immagini che arrivano in questi giorni da Kabul e, per provare a comprenderle meglio, bisogna affidarsi alla parola scritta, ai racconti di grandi autori, che hanno saputo raccontare l’Afghanistan e il dominio talebano con occhi attenti e disincantati. Ecco quindi i romanzi di Khaled Hosseini e …
“Il cacciatore di aquiloni”: con questo splendido romanzo, lo scrittore statunitense di origini afghane trasporta il lettore nella Kabul degli anni Novanta, una città violenta e sinistra, dove le donne sono invisibili, la bellezza è fuorilegge e gli aquiloni non volano più. Una storia che racconta l’amicizia tra Amir e Hassan, compagni inseparabili fino a quando un episodio divide per sempre i loro destini, sullo sfondo di un paese straziato dalla guerra.(Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
Dedicato a tutte le donne afghane, “Mille splendidi soli” è il secondo romanzo di Hosseini ambientato in Afghanistan e ripercorre i conflitti che si sono susseguiti negli anni. Ma questa volta la lente di ingrandimento è puntata sulla situazione femminile, sulle donne invisibili e senza voce, che il regime talebano ha ridotto al silenzio. Donne che non possono studiare, né lavorare, donne che non possono ridere, né mostrare le caviglie. Con le protagoniste Miriam e Laila, il lettore rivive così la storia di un paese in cerca di pace, dove l’amicizia e l’amore sembrano l’unica ancora di salvezza. (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
“Il corpo umano” di Paolo Giordano: è un plotone di giovani ragazzi quello comandato dal maresciallo Antonio René. L’ultimo arrivato, il caporalmaggiore Roberto Ietri, ha appena vent’anni e si sente inesperto in tutto. Per lui, come per molti altri, la missione in Afghanistan è la prima grande prova della vita. In un romanzo corale, che alterna spensieratezza e dramma, Giordano delinea con precisione i contorni delle “nuove guerre”. E, nel farlo, ci svela l’esistenza di altri conflitti, ancora più sfuggenti ma non meno insidiosi: quelli familiari, quelli affettivi e quelli sanguinosi e interminabili contro se stessi.(Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
“Il contrario della morte” è un racconto di Roberto Saviano pubblicato nel 2007. Il racconto narra la tragedia di una ragazzina diciassettenne napoletana che ha perso il promesso sposo, Gaetano, militare in missione in Afghanistan. Partendo da questa vicenda particolare l’autore racconta le difficoltà dei ragazzi meridionali che, non avendo altre opportunità per costruire una famiglia, decidono di partire per le missioni di pace: la stragrande maggioranza di queste truppe sono infatti costituite da ragazzi provenienti dalle zone più povere del sud Italia.(Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
“Lettere contro la guerra” di Tiziano Terzani: il volume raccoglie una serie di lettere inedite e alcune comparse sul “Corriere della Sera”. Con queste corrispondenze – da Kabul, Peshawar, Quetta, ma anche da Orsigna, Firenze, Delhi e dal suo rifugio sull’Himalaya – Tiziano Terzani comincia un pellegrinaggio di pace tra Oriente e Occidente. Un pellegrinaggio compiuto da un uomo che, nel corso della sua vita, è stato un cronista coinvolto in prima persona nella realtà che descriveva; un giornalista capace d’individuare per istinto i segni che un determinato avvenimento lascia sul territorio sconfinato della Storia; un narratore con una voce unica, spesso fuori del coro, sempre autentica e piena di comprensione. (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
30 agosto 2021: La missione ventennale di Washington e alleati, iniziata dopo gli attentati dell’11 settembre 2001, può dirsi di fatto conclusa. In vent’anni è costata la vita a 2500 militari statunitensi e ad almeno 35mila civili.
Nel ventesimo anniversario dell’attentato alle torri gemelle voglio consigliarvi il romanzo di Paul Auster “Uomo nel buio”, nel quale il protagonista immagina un’America parallela nella quale l’attentato dell’11 settembre non è mai avvenuto e “Una guerra del 21° secolo” di Scipione Guarracino (per i ragazzi delle scuole superiori).
Come raccontare ai bambini e ai ragazzi quello che sta accadendo in Afghanistan? Ecco dei libri che possiamo condividere in famiglia per aiutarli a capire l’attuale situazione grazie a storie che toccano situazioni e argomenti delicati con forza e verità, ma anche con poesia e speranza. Tra le letture più rappresentative su Afghanistan e migrazione, da suggerire è “Nel mare ci sono coccodrilli – storia vera di Enaiatollah Akabri” di Fabio Geda.
Sulla traccia di interviste condotte dallo stesso autore, ripercorre la storia di Enaiatollah. La sua storia offre uno spaccato vivido sulla vita in Afghanistan, dalla tensione tra i gruppi hazara e pashtun alla violenza talebana, ma anche sulla difficoltà di migrare lasciandosi dietro gli affetti più importanti. (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
Vincitore del Premio Andersen 2002, miglior libro 9/12 anni
Immagina di vivere in un Paese in cui donne e ragazze non possono uscire di casa senza essere scortate da un uomo. Immagina di dover indossare abiti che coprono ogni centimetro del tuo corpo, viso compreso. Questa era la vita in Afghanistan sotto il regime dei talebani. Questa è la vita a cui si ribella Parvana, undici anni, che non ha paura di travestirsi da ragazzo per poter uscire di casa e lavorare, per se stessa, per la sua famiglia, per cambiare le cose. La sua è una vita immaginata, ma basata su testimonianze vere raccolte dall’autrice nei campi per rifugiati pakistani. Perché tutte le Parvana del mondo hanno bisogno che si parli di loro. Età di lettura: da 10 anni. (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
Non si parla propriamente di Afghanistan in quanto Malala è pakistana, ma il suo impegno dà voce a tutte quelle bambine, donne e ragazze che si sono viste negate la libertà. Malala è la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la pace; il suo è un impegno per l’affermazione dei diritti civili e per il diritto all’istruzione – bandito da un editto dei talebani – delle donne della città di Mingora. (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
Tutti i titoli su citati sono presenti nella nostra Biblioteca e sull’argomento a breve ne arriveranno tanti altri!
Buona lettura!
La Bibliotecaria Rosaria
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