Biblioteca Comunale “Francesco De Stefano”
La Festa della Mamma ha una lunga storia. Nell’antichità esistevano riti cerimoniali e celebrazioni tradizionali tra le popolazioni politeiste, che si rifacevano al culto della Madre Terra e celebravano le divinità femminili legate alla rinascita della natura in primavera. Per i Greci era Rea, la madre di tutti gli dei, la grande procreatrice; presso i Romani era Cibele,la divinità simbolo della Natura e di tutte le madri.
In Inghilterra le celebrazioni legate alla Festa della Mamma risalgono al XVII secolo. La festività, chiamata “Mothering Sunday”, coincideva con la quarta domenica di Quaresima. In quell’occasione, tutti i bambini che vivevano lontano dalle loro famiglie, chi per imparare un mestiere e chi perché costretto a fare il servo per guadagnarsi da vivere, potevano ritornare a casa per un giorno, portando alle mamme fiori e regali.
In Italia la Festa della Mamma fu festeggiata per la prima volta nel 1957 da don Otello Migliosi, un sacerdote del borgo di Tordibetto ad Assisi.
Questa giornata merita di essere celebrata al meglio, oltre che con cioccolatini, rose ed azalee, con una selezione di libri sulle mamme, tanto diverse e distanti tra loro, ma accomunate dall’amore verso i propri figli.
Iniziamo con una poesia della collega Liliana Cassarà:
Di matri in matri
Ora chi sugnu matri,
ti pensu matri mia,
capisciu finalmenti socc’era eu pi tia,
picchì s’ora sugnu matri,
na vota era ‘na figghia,‘na figghia a cui ‘nsignasti li cosi cchiù priziusi,
chi i figghi sunnu u beni cchiù granni d’ogni cosa.
‘Na matri fa un figghiu,
l’amuri di la vita e quannu poi chi crisci,
li gioi e li pinseri!
Ci ‘nsigni a giusta via e cu li tò cunsigghi
lu porti versu u Beni,
Ci ‘nsigni chi la vita si vivi cu cuscienza,
lu sacciu nun è facili,
unnè robba di nenti,
nun c’è ‘na scola pi essiri ‘na bona matri,
lu senti ‘na lu cori.
Si pensu a mè matri,
mi veni naturali,
l’amuri chi mi dasti
lu passu a li mè figghi,
picchì l’amuri datu
lu duni e ti lu ripigghi.
(Clicca qui per ascoltare la poesia)
Le mamme amano, sorridono, pregano, soffrono, piangono, si rimettono in piedi e talvolta scrivono. O si trovano scritte sulle pagine d’altri per esaltare e ricordare il ruolo fondamentale che hanno nelle nostre vite.
Un caposaldo della letteratura materna è “La madre” di Grazia Deledda.
Siamo in Sardegna: protagonista è la madre di Paulo, giovane sacerdote che ha una relazione segreta con la parrocchiana Agnese. La custode di questo segreto, che in un momento potrebbe sconvolgere la vita di molti, è proprio una madre che nonostante tutto non denuncia il figlio, ma lo protegge e che morirà di crepacuore lasciandolo in preda ai sensi di colpa. (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
Proseguiamo con un titolo imperdibile, “Madre Courage e i suoi figli” di Bertolt Brecht.
Anna è una vivandiera che durante la Guerra dei Trent’anni – nel 1600 – cerca di guadagnarsi da vivere vendendo cianfrusaglie nei territori occupati. Ma se la guerra le dà da vivere, le darà anche la morte, portandosi via i tre figli arruolatisi nell’esercito. Nonostante ciò lei continua i suoi affari diventando una «piccola capitalista»; è una donna coraggiosa e vitale che di sé farà prevalere questi aspetti su quello dell’essere madre, di cui è stata precocemente e violentemente privata. (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
Lia Celi è l’antesignana di tutte le attuali mamme blogger. Quando ha avuto la prima figlia, nel 1998, la sua vocazione di autrice di satira l’ha spinta a raccontare la propria esperienza in tono dissacrante.
Il libro “Piccole donne rompono: diario di una mamma imperfetta”, scritto con penna irresistibile e arguta, raccoglie e rielabora oltre dieci anni di contributi di Lia. Racconta la realtà della madre di una famiglia numerosa, con figli di varie età e problemi ed esigenze diversi. (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
Ne “La casa degli spiriti” di Isabel Allende le vite di Clara, Blanca e Alba, segnatamente madre, figlia e nipote, si sovrappongono in questo storico romanzo famigliare, facendo emergere tre spiriti diversi, ognuno forte a modo suo. Il mutismo volontario di Clara, la resilienza di Blanca, il coraggio eroico e la militanza di Alba sono i tasselli identificativi di grandi figure femminili sprigionate dalla penna di Isabel Allende. (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
E per comprendere più a fondo il tema della maternità, ecco “Madri: storia di un ruolo sociale“, a cura di Giovanna Fiume.
Questo volume vuole affrontare un tema ingombrante, misurando tra storia e antropologia, la capacità delle scienze sociali di dare risposte. Il ruolo di madre, apparentemente statico, è invece in continuo movimento, sottoposto a tensioni di origine diverse: sviluppo demografico, assetto istituzionale e giuridico, influenza dello stato, della chiesa, del mercato del lavoro, aborto, etica della riproduzione, sacerdozio delle donne. (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
Per riflettere e commuoverci, ecco “Lettera a un bambino mai nato”, uno dei grandi capolavori della letteratura. Da leggere per approfondire il delicato tema dell’aborto, per ricordarci che anche oggi per molte donne è un grande dilemma da affrontare – spesso ostacolato dalla sanità pubblica -, per non dimenticare i tormenti che accompagnano ogni madre nel momento in cui scopre che dentro di lei sta crescendo una vita.
Un monologo, drammatico e straziante, di una donna che porta avanti la sua maternità ponendosi domande sulla legittimità di decidere se mettere al mondo un’altra creatura e sull’effettiva possibilità da parte del nuovo venuto di accettarlo. Un’introspezione di rara profondità, la vicenda di un’anima che sanguina e che alla fine trova il mondo di danzare tra le lacrime. (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
“Il dono di Antonia” è il nuovo romanzo di Alessandra Sarchi: protagonista è Antonia, madre di Anna, ragazza adolescente con disturbi alimentari, che impara nuovi aspetti della maternità quando si mette in contatto con lei Jessie, ragazzo nato anche grazie alla donazione di un ovulo fatta da Antonia molti anni prima.
Un magnifico romanzo su quel potere enorme che è dare la vita, un libro che si interroga sull’essenza della maternità, su quanto di questo ruolo possa basarsi sulla biologia e sulla genetica e quanto sulla presenza, le cure e le attenzioni, ma riflette anche sulla maternità intesa come esercizio di potere. (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
“Amore di madre: storia di una donna coraggio e del figlio disabile strappato alla pietà e consegnato alla scienza” della giornalista siciliana Laura Anello è dedicato alla storia del fisico nucleare catanese disabile Fulvio Frisone.
Spastico distonico per un errore di parto, Fulvio vive su di una sedia a rotelle, parla a fatica, non può mangiare e muoversi da solo, ma grazie alla sua volontà e ad una madre eccezionale si è laureato nel 1989 in Fisica Nucleare, presso l’Ateneo di Catania, con una tesi su «Le reazioni di fusione D-D in palladio deuterato», con particolare attenzione alla fusione fredda. (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
Per i più piccoli, tra le nuove acquisizioni, troviamo “La Regina dei baci” di Kristien Aertssen.
La Regina è impegnata con visitatori importanti e non ha tempo per coccolare la piccola principessa che prende l’aereo e va alla ricerca della Regina dei Baci. Ma dove si nasconde questa Regina? Nel suo viaggio la principessa fa tanti incontri entusiasmanti, ma non trova quello che cerca. Tornata a casa si rende conto che la Regina dei Baci è proprio la sua mamma. Le illustrazioni danno ritmo alla storia occupando a volte l’intera doppia pagina, mentre altre volte singoli disegni si alternano al testo su una stessa pagina. Età di lettura: da cinque anni (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
E per finire ecco “Le tasche delle mamme” di Alessandro Marcigliano, una filastrocca con le meravigliose illustrazioni di Alessandra Cimatoribus.
Un titolo che è una dolce metafora, perché da sempre tutti i bisogni del bambino vengono proiettati sulla mamma, questa mamma che ha “tasche grandi”, capienti come il suo cuore. Alessandro Marcigliano ha la capacità di creare rime che parlano all’animo di grandi e piccini, cogliendo fantasiosi accostamenti di immagini e parole. (Clicca qui per approfondire e verificare disponibilità)
Buona lettura e auguri a tutte le Mamme del mondo!
La Bibliotecaria Rosaria
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